
Come lavare le posate d'argento in lavastoviglie
Le posate d’argento evocano un senso di eleganza e tradizione. Sono oggetti che impreziosiscono la tavola e segnano i momenti di convivialità, spesso tramandati di generazione in generazione come veri e propri tesori di famiglia. Proprio per il loro valore, sia affettivo sia materiale, la loro manutenzione solleva dubbi e incertezze. La domanda più comune riguarda la possibilità di affidare la loro pulizia alla tecnologia moderna, sorge quindi un dubbio: è sicuro lavare l'argenteria in lavastoviglie?
La risposta è affermativa, a patto di seguire precise accortezze. È opportuno sapere, tuttavia, che non tutte le tipologie di argento possono subire un trattamento simile. Prima di scoprire il metodo corretto, è necessario distinguere quali oggetti possono entrare in lavastoviglie e quali invece richiedono un lavaggio manuale esclusivo, per preservarne l'integrità e la bellezza nel tempo.
Argento sterling e argenteria: differenze e tipologie
Per affrontare la cura di determinati oggetti, è necessario chiarire alcuni concetti.
"Argenteria" è una parola generica che definisce l'intera famiglia di oggetti con l'aspetto dell'argento. Al suo interno, si distinguono due gruppi principali basati sulla composizione: l'argento massiccio e l'argento placcato.
L’Argento Sterling è lo standard più prestigioso all'interno del primo gruppo. Si configura come la lega più nota ed è composta al 92,5% da argento e al 7,5% da rame ed è identificata dal punzone "925". Un'altra lega comune in Europa è l’Argento 800, con l'80% di argento, marchiata appunto "800". Tra queste rientrano di solito gli oggetti di maggior valore: servizi di posate di pregio, vassoi da cerimonia, teiere, candelabri e gioielleria di alta manifattura.
Il secondo gruppo è quello dell’argenteria placcata. Nella lavorazione, un metallo di base meno nobile, come l'ottone o l'alpacca, viene rivestito da un sottile strato superficiale di argento. La categoria comprende la posateria da uso più frequente o per la ristorazione, oggettistica come bomboniere e portatovaglioli, cornici e bigiotteria.
Argento in lavastoviglie: cosa sì e cosa no
Una corretta valutazione dei pezzi in tuo possesso è il primo passo per una cura adeguata.
Gli oggetti adatti alla lavastoviglie
Alcune tipologie di oggetti sono compatibili con un lavaggio automatico, a condizione di adottare le dovute precauzioni. Le posate in argento massiccio, come quelle che riportano la denominazione 800 o 925 (Sterling), sono le candidate ideali per il lavaggio in lavastoviglie. La loro struttura, composta interamente dalla preziosa lega, ha una notevole resistenza. Forchette, cucchiai, mestoli e altri utensili di tale composizione possono quindi essere puliti con un ciclo automatico, sulla base delle regole che verranno illustrate di seguito.
Anche le posate con una robusta placcatura (silver-plated) di alta qualità possono essere inserite in lavastoviglie. È bene avere una consapevolezza in più: lavaggi molto frequenti, abbinati a cicli ad alte temperature o a detergenti inadatti, potrebbero accelerare l'usura dello strato superficiale. Una manutenzione attenta ne prolunga la vita e la lucentezza.
Gli oggetti da lavare esclusivamente a mano
Per alcune categorie di oggetti, il lavaggio in lavastoviglie è invece assolutamente sconsigliato, poiché potrebbe causare danni irreparabili.
I coltelli con manici cavi rientrano nella casistica. La maggior parte dei coltelli è realizzata con una lama in acciaio inossidabile, fissata al manico cavo d'argento tramite l'uso di specifiche resine o cemento. Il calore elevato all'interno della lavastoviglie, in particolar modo durante la fase di asciugatura, può ammorbidire o sciogliere il collante, con il conseguente allentamento o, nei casi peggiori, il distacco della lama.
L’argenteria antica o con lavorazioni molto delicate, come le filigrane, richiede un approccio più cauto. I getti d'acqua ad alta pressione potrebbero deformare o danneggiare dettagli minuti e compromettere il valore storico e artistico.
Bisogna poi considerare gli oggetti con patina decorativa. In molti pezzi, soprattutto quelli dal design classico, alcune aree vengono scurite tramite un processo di ossidazione controllata. La finitura, nota come patina, serve a far risaltare incisioni e decori. I detergenti per lavastoviglie sono studiati per rimuovere l'ossido e andrebbero a eliminare anche alcuni dettagli estetici.
Infine, è da escludere il lavaggio meccanico per qualsiasi oggetto che combini l'argento con altri materiali. Manici in legno, avorio, madreperla, osso, corno o elementi decorativi incollati verrebbero danneggiati in modo permanente dal contatto prolungato con acqua e calore.
La preparazione è tutto: i passaggi prima del lavaggio
Una corretta preparazione degli utensili prima di avviare la lavastoviglie è il segreto per evitare spiacevoli sorprese. Bastano poche e semplici azioni preventive.
Anzitutto, è buona norma effettuare un rapido pre-risciacquo a mano delle posate subito dopo l'uso, l’operazione serve a rimuovere i residui di cibo, soprattutto quelli a base acida come uova, maionese, senape o succo di limone. Se lasciati a contatto con la superficie metallica per troppo tempo, gli alimenti potrebbero innescare reazioni chimiche che portano alla formazione di macchie scure, più difficili da eliminare in seguito.
Il secondo accorgimento è la regola d'oro: la separazione dei metalli. L'argento non deve mai entrare in contatto fisico diretto con l'acciaio inossidabile all'interno della lavastoviglie. In un ambiente caldo e umido, il contatto tra i due metalli genera una reazione elettrochimica che causa la comparsa di macchie nere o puntinature sulla superficie delle posate.
Il terzo punto riguarda il posizionamento strategico all'interno della macchina. Per rispettare la regola della separazione, è consigliabile utilizzare un cestello portaposate con scomparti distinti, dove poter raggruppare tutta l'argenteria in un'unica sezione, ben lontana da forchette e coltelli in acciaio. Se la tua lavastoviglie è dotata di un terzo cassetto orizzontale, disponi le posate in un'area dedicata, senza sovrapporle.
Il ciclo, il detergente e il segreto per la brillantezza
Una volta preparato tutto, la scelta delle impostazioni della lavastoviglie è determinante per il risultato finale. Si deve selezionare un programma di lavaggio delicato, con una temperatura che non superi i 50-55°C. I cicli studiati per i cristalli sono spesso la scelta migliore, poiché utilizzano temperature più basse e getti d'acqua meno potenti.
Altrettanta attenzione va posta sulla scelta del detergente. Sono da evitare i prodotti in polvere o le pastiglie multifunzione che contengono candeggina, cloro o altri agenti sbiancanti e aggressivi. La soluzione ideale è un detergente liquido o in gel, con una formula a pH neutro, più delicato sulle superfici preziose.
Per pulire l'argento e farlo tornare brillante, esiste un ultimo passaggio che fa la differenza. Al termine del ciclo di lavaggio, apri subito lo sportello della lavastoviglie per far disperdere il vapore acqueo. Estrai poi le posate e asciugale con un panno morbido e pulito, meglio se in microfibra. Questo gesto previene la formazione di aloni e macchie calcaree, oltre che lucidarne la superficie ed esaltarne la naturale brillantezza.
La scelta della lavastoviglie: un fattore decisivo
I benefici descritti, come l'igiene profonda e la sicurezza sui materiali delicati, sono strettamente legati alle capacità tecnologiche dell'elettrodomestico.
Le lavastoviglie di concezione recente sono dotate di soluzioni tecniche pensate apposta per la gestione di carichi eterogenei e preziosi. Programmi a bassa temperatura, bracci irroratori che distribuiscono l'acqua in modo capillare ma non aggressivo e sistemi di asciugatura ad aria naturale sono tutte caratteristiche che proteggono l'integrità delle posate.
Anche la flessibilità dei cesti, con supporti dedicati e terzi vassoi per le posate, aiuta a mantenere ogni pezzo stabile, separato e prevenire urti e graffi. Ne consegue che la riuscita di un lavaggio impeccabile non dipende solo dalla procedura.
Per chi desidera la massima cura e risultati costanti, capire come scegliere la lavastoviglie nuova diventa un passaggio essenziale.
I vantaggi del lavaggio in lavastoviglie e i falsi miti
Una volta stabilito che la propria argenteria è idonea, affidarla alla lavastoviglie comporta benefici concreti che superano di gran lunga le preoccupazioni comuni, spesso legate a pratiche ormai superate.
Il vantaggio più evidente è un notevole risparmio di tempo e fatica. Lavare a mano un intero servizio di posate richiede un impegno considerevole, che la lavastoviglie annulla.
A ciò si aggiunge un livello di igiene superiore. Le temperature dell'acqua raggiunte durante un ciclo, anche se delicato, abbattono la carica batterica con un'efficacia difficile da eguagliare con il lavaggio manuale.
Le preoccupazioni sono in realtà rischi legati a un uso scorretto della macchina. Il timore principale è la comparsa di macchie o la corrosione. Tale rischio, tuttavia, viene quasi del tutto annullato dalla semplice accortezza nel separare l'argento dall'acciaio. Non è un difetto del processo, ma una conseguenza di una reazione chimica evitabile.
Un'altra obiezione riguarda i possibili graffi da contatto. Il problema si previene con un caricamento ordinato, che impedisce agli utensili di urtarsi durante il ciclo.
Infine, la paura di detergenti troppo aggressivi è un retaggio del passato. Le moderne formulazioni liquide o in gel a pH neutro sono studiate per essere efficaci ma delicate.
Come pulire l'argento molto annerito
Con il tempo, è normale che l'argento tenda a scurirsi. Si tratta di un processo di ossidazione, una reazione chimica con lo zolfo presente nell'aria. Ma come si pulisce l'argento molto annerito? Esistono rimedi efficaci per riportarlo al suo antico splendore. Quando si valuta qual è il miglior prodotto per pulire l'argento, la scelta è tra due opzioni valide: un metodo naturale e non aggressivo oppure prodotti lucidanti specifici. Per pulire le posate d’argento ossidate in modo efficace e delicato, il metodo del bicarbonato è eccellente. Ecco come si usa il bicarbonato per pulire l'argento:
- Prendi un contenitore in vetro o ceramica e fodera il fondo e le pareti con un foglio di alluminio;
- Adagia le posate annerite sull'alluminio, senza sovrapporle;
- Cospargi le posate con un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio e un cucchiaio di sale grosso;
- Versa nel contenitore acqua bollente, fino a ricoprire le posate;
- Avverrà una reazione elettrochimica: l'ossido si trasferirà dall'argento al foglio di alluminio. Lascia agire per circa 10-15 minuti;
- Estrai le posate con una pinza, risciacquale con cura sotto acqua corrente e asciugale con un panno morbido. Come alternativa, in commercio esistono ottime creme e liquidi specifici. Si consiglia di scegliere formule non abrasive e di seguire sempre le istruzioni del produttore e tenere il prodotto su una piccola area nascosta prima di procedere sull'intera superficie.
La manutenzione dell'argenteria può sembrare complessa, ma si riduce a poche, semplici regole. La conoscenza del proprio servizio di posate è il primo passo: valuta sempre l'idoneità di ogni pezzo al lavaggio automatico. In seguito, ricorda i tre gesti chiave per un risultato impeccabile: separare sempre l'argento dall'acciaio, utilizzare un ciclo delicato con il detergente giusto e, infine, asciugare subito e a mano per una brillantezza senza pari.
Prendersi cura delle proprie posate d'argento significa preservare storie e ricordi. Con le giuste conoscenze e il supporto della tecnologia moderna il compito faticoso si trasforma da onere a semplice gesto per continuare a far brillare l'eleganza sulla propria tavola, giorno dopo giorno.